19 gennaio 2015

L'ora del the - Hacker e SonyLeaks


Il the è una tazza di vita (Anonimo)


19 gennaio 2015
"Gli americani, infiltrandosi nella rete degli hacker,
dimostrano la responsabilità della Corea del Nord sugli attacchi hacker alla Sony".

Qualche tempo fa gli hacker nord coreani riescono a bloccare e tenere sotto scacco l'uscita di un film della Sony su Pyongyang (o meglio su Kim Jong Un, dittatore della nordcorea).
Scandalo. Frastuono mediatico. Tutti a domandarsi se qualche hacker stesse spiando i propri dati ed ecco pronta la gogna dell'indignazione a difesa della privacy e del diritto di pensiero. Tutti a difendere i diritti di un regista che deve poter esprimere liberamente la propria arte e le proprie idee (e ci mancherebbe altro).
Poi pian piano si sente sempre meno parlare dello scandalo SonyLeaks.
E d'improvviso ecco che ci tolgono le coperte dal letto e ci dicono che chi non voleva essere spiato (e poi attaccato), a sua volta, con i suoi hacker o sistemi di sicurezza, teneva sotto controllo gli hacker con gli occhi a mandorla! E proprio dai movimenti hackeristici orientali, gli occidentali della Nsa hanno avuto le prove dell'hackeraggio originario.
Spionaggio e controspionaggio. Enigma e Radio Londra. Corsi e ricorsi storici. Tanto rumore per nulla! Sconforto dettato da nazioni e omuncoli che non hanno altro da fare che giocare alla guerra e poi senza ritegno ci tengono ad informare il mondo dalla bravura di tutti questi hacker.
Non so a voi, ma a me queste storie di raggiri intellettuali mi annoiano... Se si mettessero di fronte ad una tazza calda, all'ora del the, potrebbero fare quattro chiacchiere e risolvere i problemi tra loro invece che farne participe l'intero mondo!
Monia G.

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