26 gennaio 2015

L'ora del the: farmaci abbondanti e lotta allo spazio

Il the è una tazza di vita (Anonimo)


26 gennaio 2015
"Media di 23 confezioni di farmaci per ogni italiano.
Ascesa degli antidepressivi".


Mi sono sempre chiesta come facciano quelle famiglie a tenere i medicinali in quegli stipetti bianchi con la croce rossa. Avete presente? Quelli nei quali se ci metti l'acqua ossigenata devi decidere tra cerotti e ovatta perchè tutti e due, dentro, non ci stanno. Dimensioni 30x30x12 cm di spessore e con tanto di mensole; meno di un salvadanaio.
Se è vero quello che dice l'Agenzia Italiana del Farmaco, ciscuno di noi assume 23 confezioni di farmaci l'anno. Va da sé che nello stipetto con la croce rossa non ci entrano neppure chiedendo la grazia alla Madonna.
Vorrei, col cuore in mano, chiedere a tutte le case farmaceutiche del mondo (tanto immagino che anche in Canada o in Francia abbiano lo stesso problema di stipetti) di fare confezioni più consone a quel che stanno vendendo.
Se hai un'influenza e vai in farmacia, devi portarti dietro il bustone blu della famosa azienda di mobili svedese, altrimenti devi fare due viaggi, tanto sono ingombranti le confezioni dei medicinali.
Quando apri le scatole delle medicine ti passa la malattia e ti vendono i giramenti di...
Innanzi tutto la confezione in cartoncino è grande abbastanza da nasconderci dentro un paio di ciabatte.
La seconda fase è quella di leggere il bugiardino perchè come e quando devi prendere la pillola, una volta tornata a casa, non te lo ricordi mai. Inizi a leggerlo ma è lungo come il Purgatorio della Divina Commedia, allora smetti altrimenti, prima di arrivare alla fine, alla casa farmaceutica la mandi all'Inferno (dantesco, si intende).
E poi inizi a cercare le pillole. Perchè mai devo fare la caccia al tesoro? Perché tu, casa farmaceutica, mi sistemi le pillole in modo alternato e alcuni "posti" sono vuoti? Ti costava tanto riempirli tutti? Volevi farmi divertire? Beh, casa farmaceutica, sappi che se sto prendendo quelle pillole sono tendenzialmente malata, quindi non sono in vena di giochi e, nel 99% dei casi, mi girano per girami (a buon intenditor...).
Ora, care case farmaceutiche, cosa vi costerebbe mettere le pilloline una vicina all'altra in confezioni piccole? Vi rendete conto che noi comuni pazienti dobbiamo infilare le nostre beate medicine nello stipetto con la croce rossa? Ma voi, dove le mettere le medicine?
E poi al mistero delle grandezze sproporzionate al contenuto si somma il quello del dosaggio.
Come i cerchi nel grano, temo ci vorranno ancora anni per risolverlo.
Allora preparo il mio the, oggi verde, e mi rilasso
Si sa che i tormenti interiori quando arrivano faticano ad andarsene. E il mio tormento è la Dose.
Sul bugliardino c'è scritto che quella medicina va assunta per 5 giorni, 3 volte al giorno. Non per saccenza, ma è matematicamente evidente che, se seguiamo il bugiardino, dobbiamo assumere 15 pillole per effetuare la cura. Nella confezione, secondo voi, quante ce ne sono? 15? No. Ce ne sono 10. Il medico concorda col bugiardino e io, in farmacia, devo comprare 2 confezioni delle maledette pillole. Spendendo il 25% in più del necessario.
E poichè a fine cure di pillole me ne rimarranno 5, le dovrò conservare con la scatola e col bugiardino perchè si sa, coi malanni di stagione magari c'è una ricaduta, l'ha detto pure il medico. E lo stipetto con la croce rossa sogghigna alle mie spalle e mi segue con lo sguardo quando, disperata, cerco un posto, in tutta casa, per sistemare questo ennesimo avanzo di confezione.
Non mi stupisco che gli antidepressivi siano in ascesa.
Ma prevedo che presto dovranno esserlo anche i calmanti. 
Monia G.

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